IMPARIAMO A SCRIVERE NEL NOSTRO DIALETTO

Proseguono gli incontri culturali nei rinnovati locali della Fondazione Bormioli di Cairo M. al piano terreno di Via Buffa, 15. Ogni sabato pomeriggio dalle ore 17 si tengono conversazioni centrate sulla storia e cultura locale.

Sabato prossimo 26 marzo si parlerà del dialetto locale, si parlerà in dialetto e si imparerà a scriverlo. Questa è una delle operazioni più difficili, proprio perché nessuno ha mai insegnato a trascrivere correttamente i termini dialettali, essendo questa essenzialmente una lingua parlata, quindi trasmessa oralmente e appresa per frequentazione e pratica.

Accanto a rari esempi di trascrizione del dialetto cairese , dall’800 alle poesie di Ettore Zunino, da Anita Rabino a pochi altri autori locali, si trova il corposo studio universitario di Mair del Galles, la prof.ssa Margaret Mair Parry, che al dialetto di Cairo ha dedicato una vita di studi, a iniziare dalla sua tesi di sociolinguistica, pubblicata col titolo “Parluma ‘d Còiri”.

Con gli incontri nelle Salette di Via Buffa si imparerà a scrivere il dialetto seguendo una facile ma indispensabile tabella di pronuncia, adottata e utilizzata dal Grifl da oltre trent’anni.

A parlare in dialetto si impara parlando, e anche sbagliando, come per ogni lingua; infatti sbagliando si impara; invece per scrivere il dialetto è indispensabile seguire alcune semplici regolette di trascrizione dei vari fonemi. Infatti la lingua dialettale utilizza molti più suoni dell’italiano, sia nelle vocali che nelle consonanti. Quindi non bastano le 21 lettere del nostro alfabeto.

Per fare un esempio, basti pensare alla traduzione in dialetto della frase “fatto un fuoco di faggio”, che in cairese presenta ben tre suoni diversi della vocale “o”, in fatti diventa«fò ‘n fô ‘d fo».

 

Chi parteciperà alla conversazione dialettale, oltre ad apprendere i segni fonetici da utilizzare per scrivere in valbormidese, potrà cimentarsi in esercizi orali e grafici e provare a scrivere i termini dialettali.