Angelo Bormioli, figlio di Giovanni e Maria Basso (di Recco, Genova) è nato a Cairo Montenotte il 20 ottobre 1913. È mancato sabato 14 maggio 2005.
Dopo la preparazione elementare, curata in famiglia, a soli otto anni era entrato nel Collegio dei Padri Scolopi a Carcare, affidato alle cure paterne di P. Soldato, ed iniziò il Ginnasio.
Finito il Liceo Classico nel Convitto di Mondovì (allora a Carcare le scuole si concludevano con il Ginnasio), frequentò la Scuola Ufficiali di Artiglieria a Pola e quindi l’Università a Roma, Facoltà di Giurisprudenza. Laureatosi in Legge nel 1934, a soli 21 anni, il padre voleva che entrasse in Magistratura, mentre egli preferì dedicarsi alla carriera aziendale.
Dopo gli anni ’30 trascorsi a Cairo, in cui occupò anche incarichi pubblici, la seconda Guerra Mondiale lo vide impegnato come ufficiale, col grado di Capitano, prima nel Regio Esercito e poi nell’Esercito di Liberazione (nel Comando di Piazza a Torino).
Nel dopoguerra entrò nello staff dirigenziale dell’Italgas, poi dell’IRI e quindi della Fiat (ai tempi di Valletta), con ufficio a Torino, Genova, Roma e Bruxelles. Per gli importanti impegni di lavoro (tra l’altro fu segretario personale di Isidoro Bonini quando questi era Presidente dell’IRI; fu via via all’Italgas, all’Ansaldo e in Finmeccanica) ebbe modo di viaggiare molto in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Canada.
Fu consulente del Ministero delle Finanze, dette un importante apporto alla creazione della nuova disciplina tributaria dell’IVA, subentrata all’IGE.
Il dott. Bormioli fu altresì impegnato nella costruzione dell’Unione Europea, quando ancora si parlava soltanto di CECA (Comunità Europea Carbone e Acciaio), di Mercato Comune Europeo e poi di CEE. Responsabile dell’Istituto per l’Economia Europea, presieduto dall’on. Stammati, con sede a Roma, ne diresse le due riviste: “Business International Italia” ed “Europa Fatti Idee”.
Da sempre amante dell’arte e della cultura, era soprattutto appassionato di musica classica. Coltivava anche molti altri interessi, fra cui l’elettronica e - ultimamente - anche l’informatica, il che lo ha aiutato a mantenere sempre la sua mente aperta e lucida.
Nella sua abitazione cairese di Via Buffa, 9 non si contavano le parabole satellitari (metereologiche e televisive) e le apparecchiature elettroniche e digitali - in parte da lui stesso costruite - utilizzate per hobbies intelligenti.
Personalità estremamente schiva e riservata, coltissimo ed aggiornatissimo in tutti i campi, era preciso e volitivo, affrontava anche le piccole cose con impostazione manageriale ed aveva modi di fare raffinati e squisiti, da vero signore di un tempo.
Legato al paese di origine e alle tradizioni locali, ha sempre sostenuto l’attività dell’associazione culturale Grifl ospitandone la sede in locali di sua proprietà nel centro cairese (Via Buffa).
Generoso senza mai voler comparire, nel 2003 ha costituito la Fondazione intitolata alla memoria della sorella, Nilde, attraverso la quale ha devoluto il patrimonio personale e di famiglia a scopi benefici (istituzione dell’Asilo Nido e della Residenza per anziani).